Teoria e quiz interattivi per la formazione del personale addetto al servizio antincendi
Le polveri sono costituite da particelle solide finissime a base di bicarbonato di sodio, potassio, fosfati e sali organici. L’azione estinguente delle polveri è prodotta dalla decomposizione delle stesse per effetto delle alte temperature raggiunte nell’incendio, che dà luogo ad effetti chimici sulla fiamma con azione anticatalitica ed alla produzione di anidride carbonica e vapore d’acqua.
I prodotti della decomposizione delle polveri separano il combustibile dal comburente, raffreddano il combustibile incendiato e inibiscono il processo della combustione.
L'azione esercitata dalle polveri nello spegnimento dell'incendio è pertanto di tipo chimico (inibizione del materiale incombusto tramite catalisi negativa), di soffocamento della fiamma e di raffreddamento.
L’estintore a polvere può essere utilizzato su:
L'utilizzo di estintori a polvere contro fuochi di classe F è considerato pericoloso; pertanto non devono essere marcati con il pittogramma di classe "F".
Le polveri essendo costituite da particelle solide finissime, possono danneggiare le apparecchiature e macchinari.
Una volta spento l’incendio è opportuno arieggiare il locale, in quanto, oltre ai prodotti della combustione (CO, CO2, vari acidi e gas, presenza di polveri incombuste nell’aria) la stessa polvere estinguente, molto fine, può essere inspirata insieme ad altre sostanze pericolose dall’operatore.
ASSODOLAB, Associazione Nazionale Docenti di Laboratorio
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