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Corso Antincendio
Tipi di fuoco e sorgenti di innesco

CLASSE C - Fuochi da gas

Nelle applicazioni civili ed industriali i gas, compresi quelli infiammabili, sono generalmente contenuti in recipienti (serbatoi, bombole, ecc.) atti ad impedirne la dispersione incontrollata nell’ambiente.

I gas possono essere classificati in funzione delle loro caratteristiche fisiche (densità) e modalità di conservazione.

Classificazione in base alla densità

La densità di un gas o vapore è definita come rapporto tra il peso della sostanza allo stato di gas o vapore e quello di un ugual volume di aria a pressione e temperatura ambiente. Essa fornisce informazioni sulla propagazione dei gas o vapori dopo l'emissione accidentale.

GAS LEGGERO: Gas avente densità rispetto all’aria inferiore a 0,8 (metano, idrogeno, ecc.). Un gas leggero quando liberato dal proprio contenitore tende a stratificare verso l’alto.

GAS PESANTE: Gas avente densità rispetto all’aria superiore a 0,8 (G.P.L., acetilene, etc.). Un gas pesante quando liberato dal proprio contenitore tende a stratificare ed a permanere nella parte bassa dell’ambiente ovvero a penetrare in cunicoli o aperture praticate a livello del piano di calpestio.

Classificazione in base alle modalità di conservazione

GAS LIQUEFATTO: Gas che per le sue caratteristiche chimico-fisiche può essere liquefatto a temperatura ambiente mediante compressione (GPL, butano, propano, ammoniaca, cloro). Il vantaggio consiste nella possibilità di detenere grossi quantitativi di prodotto in spazi contenuti.

GAS COMPRESSO: Gas che vengono conservati allo stato gassoso ad una pressione superiore a quella atmosferica in appositi recipienti (esempio, bombole di gas metano) o trasportati attraverso tubazioni (esempio, rete di distribuzione gas metano per utenze civili).

GAS REFRIGERATO: Gas che possono essere conservati in fase liquida mediante refrigerazione alla temperatura di equilibrio liquido-vapore con livelli di pressione estremamente modesti, assimilabili alla pressione atmosferica (esempi: ossigeno liquido e azoto liquido).

GAS DISCIOLTO: Gas che sono conservati in fase gassosa disciolti entro un liquido ad una determinata pressione (esempi: anidride carbonica discolta in acqua gassata).

Materiali di Classe C

Metano, G.P.L., idrogeno, acetilene, butano, propano

Agenti estinguenti

L'intervento principale contro tali incendi è quello di bloccare il flusso di gas chiudendo la valvola di intercettazione o otturando la falla; esiste il rischio di esplosione se un incendio di gas viene estinto prima di intercettare il flusso del gas.

L'acqua è consigliata solo a getto frazionato o nebulizzato per raffreddare i tubi o le bombole coinvolte; sono utilizzabili le polveri polivalenti.

Il riferimento all’idoneità di un estintore all’uso contro fuochi da gas (fuochi di classe C) è a discrezione del costruttore, ma si applica solo agli estintori a polvere che hanno ottenuto una valutazione di classe B o classe A e classe B (norma UNI EN 3-7:2008).

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